I dati economici di ieri hanno fatto paura a tutti. Si parla di recessione, disoccupazione crescente, e soprattutto di una profondissima crisi del credito.
Ieri Mario Draghi,governatore di Bankitalia, ha tenuto la consueta riunione a palazzo Koch con gli altri banchieri italiani. La riunione, considerata da Draghi di estrema importanza, è stata incentrata sulla richiesta di quest’ultimo di rendere più rapida e facile la cessione del credito ai privati. Ciò è di fondamentale importanza vista la situazione di stallo del credito italiano, in cui le banche non hanno più fiducia nelle imprese e i privati cittadini non hanno più fiducia nelle banche. L’ italia ha bisogno di nuovi investimenti, soprattutto in questo momento, e le imprese che vogliono investire hanno bisogno dei prestiti bancari per poterlo fare. Sorge una questione: vista la necessità di ridurre i rischi bancari intrinseci ad ogni operazione del genere, come si fa a proporre alle banche di fidarsi di più delle imprese se queste al momento non appaiono affidabili. E’ un controsenso. Ma cosa fare altrimenti? Possibile che sia questa la sottilissima linea sulla quale le banche devono destreggiarsi?Si. Sarà molto difficile ma le banche devono concedere prestiti nel modo più veloce e indolore possibile, ma allo stesso tempo devono diminuire la rischiosità dei loro assets finanziari. Devono quindi guardare non solo ai bilanci delle società, che in questo periodo non sono dei migliori, ma devono considerare altri fattori meno matematici e più soggettivi e tutto ciò, considerando il bisogno di ridurre la propria esposizione al rischio. Mission Impossible? No, non si può fallire, poiché propri questi due fattori devono essere fondamentali per una ripresa economica che deve essere la più veloce possibile
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