martedì 24 febbraio 2009

La fine della crisi è lontana


Sono queste le parole di Bernanke di pochi minuti fa. "E' fondamentale che i Governi continuino i loro sforzi di stimolo dell'economia reale, le loro mosse per ristabilizzare i mercati finanziari. Se le contromisure adottate dal governo, dal congresso e dalla Federal Reserve, riusciranno a ristabilizzare i mercati finanziari, la crisi potrebbe terminare alla fine del 2009 e il 2010 sarà l'anno della grande ripresa"

Bernanke, presentando alla Fed il suo resoconto semestrale sulla politica monetaria,ha detto che, a suo parere, un'altro grande rischio è la natura globale della crisi, che potrebbe minare le esportazioni americane e rendere più difficile la ripresa della finanza americana. Ha aggiunto che la Fed, dopo aver tagliato i tassi, portandoli prossimi allo zero, lì terrà bassi per qualche tempo e userà tutti i mezzi a sua disposizione per stimolare la ripresa.

Fiat is Junk


Ormai investire in Fiat è pura speculazione borsistica. Lo ha detto Moody's che ha abbassato il rating a lungo termine da Ba1 a Baa3, equivalente cioè a un junk a basso titolo. La traduzione italiana di Junk è "robaccia", cio vuol dire che l'agenzia di rating ha classificato come tale la nostra più grande industria. Ormai acquistare azioni Fiat, non vuol dire investire, ma speculare, poichè il rendimento è altissimo e di conseguenza anche il rischio. Ovviamente ieri la borsa ha visto negativamente questa bocciatura e il titolo ha chiuso a 3,54 euro. Stamane il titolo continua a perdere e secondo me, continuerà a perdere per ancora 4/5 giorni.

Queste nuove arrivano proprio contemporaneamente al nuovo piano di fidelizzazione e incentivazione. Secondo la nota del Lingotto il piano «tiene conto dell'attuale situazione dell'economia reale e dei mercati finanziari e della scarsa attrattività dei piani in essere» e dunque «sarà basato su parametri di misurazione delle performance coerenti con la nuova situazione di mercato», con l'obiettivo di «assicurare il coinvolgimento e la retention (motivazione, ndr) delle persone chiave per la crescita del gruppo, allineandone gli interessi a quelli degli azionisti».

mercoledì 4 febbraio 2009

Il presidente Rbs Lascia prima del dovuto


Tom McKillop, ha lasciato la poltrona di presidente della RbS, ben due mesi prima di quanto precedentemente programmato. Questo cambio di programma, autorizza Philip Hampton, presidente di J Sainsbury e attuale vice-presidente di RbS, a rimpiazzare Tom McKillop immediatamente invece di aspettare il Cda annuale di Aprile, come precedentemente programmato.

McKilop è sotto pressione da quando RbS ha accettato una iniezione di liquidità di £20 Mld dal governo inglese ad ottobre.

Non vi è infatti motivo di aspettare fino ad Aprile di fare il cambio se questa sostituzione è stata decisa già da un mese. Questa brusca partenza al termine di questi tre anni di mandato, un periodo nel quale quello che era uno dei più grandi istituti finanziari è stato obbligato a cercare un nuovo governo